lunedì 30 agosto 2010

Beyond your control

Oggi mi alzo,mi lavo,mi preparo e vado a scuola/lavoro.Torno a casa all'ora prestabilita e tv/pranzo/spuntino.Due chiacchiere con i soliti amici e poi si torna dalla famiglia.A casa cena/tv e se è sabato la sera forse si esce.Poi a dormire e tutto ricomincia daccapo.Ecco io credo che in una situazione del genere o si rischia di essere estremamente addormentati/morti,o di sentirsi terribilmente in gabbia.Il sistema implicitamente dice:"guardati intorno,non vedi cosa hanno tutti?Una casa,una famiglia,un lavoro.." Non puoi fare nient'altro,ti servono soldi,ti serve un lavoro.Il lavoro è la necessità primaria per sopravvivere in questa società."La vuoi anche tu una casa?Allora lavora..!".Ma non è così semplice,perché non puoi fare il lavoro che vuoi tu per avere una bella casa,no,devi fare il lavoro che ti dicono loro.Le tue passioni,il tuo desiderio di espressione puoi coltivarli solo come hobby.Se sei bravo a scuola allora prenderai l'Università,ma stai attento!Studia solo ciò che è UTILE alla società,per esempio prendi ingenieria,perché è quella la facoltà che oggi come oggi è più utile al "progresso".Oppure se sei tenace prendi quello che vuoi,ma poi per guadagnare soldi dovrai sforzarti di trovare un modo per rendere utile quello che hai scelto di fare,altrimenti dopo la laurea dovrai fare un lavoro mediocre,perché qui viene ben considerato solo chi è utile agli scopi della società.Qui tutti intorno a te parlano di apertura mentale,parlano di progresso!Tutti dopo staremo meglio!Non lo vedi intorno a te i muri tappezzati di cartelloni pubblicitari?Adesso grazie al progresso esiste la fiesta!Quella magnifica merendina con cui puoi riempire lo stomaco se "non ci vedi più dalla fame!",non li vedi i nuovi dentifrici?Questo sono i migliori perché prevengono dal tartaro,proteggono denti e gengive e lasciano l'alito fresco!(eppure mi pare che gli spazzolini di tre anni fa lo facevano allo stesso modo..),non vedi le nuove macchinette digitali?Guai uscirne senza.Se fai una gita o esci con gli amici la prima cosa da ricordare è lei!Saranno solo le sue foto con una definizione sempre più avanzata a permetterti di ricordati quello che hai vissuto.
E così passano le giornate.Siamo considerati come piccole barrette di energia ricaricabili a denaro ed utili a produrre oggetti sempre più all'avanguardia.La maggior parte delle persone fanno un lavoro non adatto a loro.Tornano a casa senza essere soddisfatte di ciò che hanno fatto,perché non l'hanno fatto per loro,e la cosa peggiore e che nemmeno si pongono questo problema,perché vivere così è NORMALE,perché è così CHE FANNO TUTTI.Come se questo"TUTTI"avesse ragione,come se Lui sapesse cosa è meglio per te.In realtà a "TUTTI" non gliene frega niente di quello che è meglio per te,gli frega solo di funzionare il meglio possibile.
Le persone tornano a casa e si sentono stanche perché hanno fatto tante cose oggi,hanno "corso tutto il giorno" ed è per questo che sono nervose.Non si rendono conto che si può correre tutto il giorno ed essere felici a fine giornata.Ma questo accade solo alle persone che prima di ascoltare la società ascoltano loro stesse e quindi i loro bisogni fisici e mentali.Ti fanno credere che la società (quella di oggi si intende)può darti tutto ciò di cui hai bisogno.E chissà perché io questo invece non lo credo affatto.A me sembra piuttosto che essa voglia formarmi a suo piacimento,che mi voglia rendere utile ai suoi scopi...Essa ti fa credere di darti tutta la libertà che vuoi,eppure non ti lascierà mai andare.Prova a VIVERE (e non a parlare)come uno che non è d'accordo,e ti accorgerai di non poterlo fare.Di chiacchiere di dissenso ne puoi fare quante ne vuoi(anzi tra un po in Italia non si potrà fare nemmeno quello),ma se decidessi di non piegarti al suo sistema,di fregartene del lavoro buono della casa bella ecc.allora o vivrai come una specie di reietto corcondato da persone che invece sono perfettamente integrate nella società,oppure devi avere abbastanza coraggio e incoscenza per andartene..
Con tutto questo discorso non voglio dire che tecnologia e progresso siano sbagliate in sè perché senz'altro sono utilissime anche a livello umano per la cura di malattie  ecc.. ma di sicuro nella vita di una persona non è possibile fare un lavoro che spesso è anche stressante solo per poter comprare nuovi oggetti.Dov'è il tempo per la ricerca?Dov'è l'apertura mentale che avete promesso?é nel vedere una moschea costruita vicino ad una chiesa cattolica?Non credo.Questa di cui parlate è un'ipocrita "civilizzazione",è una tolleranza.Se non riesco a capire che al di là del divano più bello c'è qualcosa di meglio e importante da ottenere,se non riesco a capire che oltre alla televisione c'è qualcosa di più interessante e utile da vedere come posso CAPIRE la diversità fra me ed un altro uomo?
Io sono avvelenata di questa società esattamente come tutti gli altri,altrimenti non scriverei qui,non starei su facebook e non potrei camminare tranquillamente per le strade cementate della città con sguardo tranquillo,anche io ho gli occhi e le orecchie abituate a tutto questo,anche io ho paura del diverso,ho paura soprattutto di provare a vivere in modo diverso rispetto a quello che mi offre la società.Eppure in un angolo della mia mente c'è una parte di me che mi conosce perfettamente,che sa quello che voglio,che sa quello che è  bene per me e che mi aiuterà non a sopravvivere NELLA società,ma a sopravvivere ALLA società.

4 commenti:

  1. La cosa più triste è che in fondo pensiamo di vivere liberamente... ma di libertà ce ne concediamo davvero poca. Ho l'impressione spesso che gli esseri umani in genere siano tanti burattini giostrati, chi più chi meno. Me compresa. Per quanto mandi a 'fanculo le convenzioni e me ne freghi del cellulare di ultima generazione o della macchina da 30 mila euro perchè fa figo (e chi li vedrà mai 30 mila euro tutti insieme?!?!, per quanto io cerchi di vivere al di fuori di questo circo che tende ad ammaestrarci... beh, ci sono dentro, volente o dolente. Perchè non si vive solo di sogni e/o speranze... e cmq anche se in piccola parte mi ci sento costretta in questo meccanismo.... forse mi manca il coraggio di lasciare tutto e ricominciare secondo quanto davvero la mia voce urla dentro... non so... sono considerazioni confuse queste... uscite di getto dopo la lettura delle tue parole... fa riflettere quanto hai detto... già... perchè siamo anche meno portati a farlo... ormai ci sono i computer che sostituiscono i pensieri e le pubblicità che propinano in continuazioni ad aggrapparsi nelle nostre menti, che ci piaccia o meno. Reset. Ogni tanto lo faccio. Quando sento di scoppiare.... Fra i boschi, la dove l'uomo ancora non è arrivato con le parabole, i villaggi residenziali turistici e i suvvvvv.... lì mi sento davvero libera....

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  2. Prima di cercare consensi e tutele esterne per la propria libertà,bisognerebbe imparare a non costruirsi prigioni di carta da sè.
    Le barriere esterne,il "sistema" (parola sempre presente sulle bocche dei rivoluzionari di facciata)sono solo attenuanti di un delitto infinito che ci vede carnefici in prima persona.
    Io ho le mani ancora imbrattate di sangue;
    io che divento fatalista per non farmi carico dei miei fallimenti personali:vigliacca!
    La mentalità dell'utile(ormai dilagante e necessaria per una società "robotizzata") non sfiora nemmeno colui che,intimamente,può sentirsi libero,persino da se stesso.

    Ps:ci si può sentir liberi anche in mezzo al caos del quotidiano vivere,non importa il luogo.
    Proust scriveva:"L'unico vero viaggio verso la scoperta (quindi anche verso la libertà,aggiugerei) non consiste nel cercare nuove terre,ma nell'avere nuovi occhi".
    Sì,bisogna avere il coraggio di trapiantare nuovi occhi.

    Perdonami per l'intrusione.
    Buona vita.

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  3. @Liar Figurati qui sono tutti benvenuti:) Cmq conosco perfettamente la citazione che hai fatto..e mi piace veramente tanto!In ogni caso non volevo dare l'impressione di una rivoluzionaria impazzita che vuole abbattere il sistema,ma volevo più che altro comunicare il desiderio di espressione che spesso sento represso per via della società.Nonostante questo i miei "nuovi occhi"me li tengo stretti e cerco tutti i giorni di trovare il coraggio di usarli per non cadere nella pigra routine..

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  4. La frase finale è un'ottimo sigillo ad un buonissimo post in cui mi sono perso volentieri... Analizzi una piaga sociale molto radicata, quella della ciclicità della vita... E purtroppo sempre più persone sembrano cadere in essa. (mi è venuto a mente il mito della caverna di platone per certi aspetti)

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