venerdì 26 giugno 2009

VULNERABILE

é stranissimo,ma è così.Quando c'è qualcuno che ti prende,quando ti innamori sei così vulnerabile.Ogni minima,minima cosa ti cambia l'umore,la giornata.Anche uno stupido,insulso messagio può farlo.Che palle.Odio stare così.Amo la persona che mi fa stare così.Compromesso:vivere l'amore tranquillamente assaporando solo tutte le belle sensazioni che trasmette.Realizzazione compromesso:impossibile.Non si può,anche se provo a dirmi:-dai sono solo cazzate!che senso ha farsela prendere a male?Ma è uguale non ci riesco.Le emozioni prendono la parte più interna di me,sconvolgendola.Non si può controllare.Una bella giornata passata con lui provoca una felicità grandissima.Rimango incredula di fronte a una felicità così piena,come se non mi mancasse niente.Un desiderio che quel momento non finisse mai,ma si sa,niente è infinito,inoltre è impossibile che due persone insieme siano sempre felici,sarà,ma per me:amore=soffrire.
Paura.Rabbia.Amore.Sono troppo ermetica.mi spiego meglio:paura di soffrire,paura che l'altro non ti ama quanto lo ami tu,paura che un giorno qualcosa possa cambiare.Rabbia,che deriva da una consapevolezza.La consapevolezza che sei nelle mani di quella persona,la consapevolezza che quella persona potebbe decidere,o anche senza rendersene conto,difarti grandi torti,o cambiarti.Questo innervosisce,eccome.Non sei più tu che dipendi da tu,ma sei tu che dipendi dall'altro,per ogni minima cosa.Amore:una cosa grande,causa di tutto ciò.Un'altra consapevolezza:la persona che ami è inimitabile.Nota bene:che oguno sia inimitabile è un fatto oggettivo,noltre "inimitabile"non è necessarimente sinonimo di "stupenda".Il problema problema sta nel fatto che l'amore ti porta ad esaltare quella persona,e dato che ognuno è inimitabile,tu lo esalti,a quel punto si che "inmitabile" diventa sinonimo di "stupendo",e si prova un desiderio incredibile di quella persona,ma non la senti mai abbastanza tua.


PLATONE: L'amore è desiderio d'assoluto,vorresti che il tuo amore non finisse mai,e che anche l'oggetto del tuo amore non finisse mai..
Eros è figlio di Povertà e Ricchezza,per questo è filosofo,perchè non ha l'oggetto del desiderio,ma lo cerca,l'amore è guerriero,combattivo,fa di tutto per ottenere l'oggetto del suo amore.

lunedì 27 aprile 2009

Testimonianza dall'Abruzzo

Oggi parlando con una mia amica mi ha raccontato la testimonianza di una sua professoressa che abita proprio all'Aquila e che per venire ad insegnare qui a Roma tutte le mattine deve alzarsi alle 4.Appena entrata in classe chiede ai ragazzi se per caso doveva riportargli qualche compito in cleasse,i ragazzi dicono di non ricordarsi e la professoressa risponde dicendo:"tanto anche se c'erano dei compiti da riconsegnare non avrei potuto farlo dato che sono sotto le macerie!".Accenna un sorriso,ma nessuno ride.Gli ha raccontato di come le cose siano diverse da come vengono mostrate in tv.Infatti le tende che hanno mostrato nei servizi,quelle con luce acqua e persone sorridenti con bambini che giocavano felici con i volontari rotolandosi nei prati non sono altro che alcune e rare eccezioni,mentre la stragrande maggioranza delle persone vive in tende senza luce,acqua e gas.Le prime boccette d'acqua che quelle persone sono riuscite ad ottenere costavano circa 8 euro l'una,di conseguenza,essendo l 'acqua cosi preziosa e costosa,molte persone non si sono potute lavare per diversi giorni.Per quanto riguarda il nostro Presidente e alla sua promessa di far costruire nuove case in poco tempo,mi chiedo come sia possibile una cosa del genere dato che solo per rifare le tubature dell'acqua(completamente scoppiate durante il terremoto) occorre più di un anno.Assurda inoltre la vicenda di quella sognora piuttosto anziana che nelle macerie aveva perso la sua dentiera,e il premier venuto a sapere di questo fatto convocò immediatamente un'equipe di dentisti e odontotecnici per far consegnare alla sognora una dentiera nuova appena il giorno dopo.Ovviamente la signora ha ringraziato felicissima e robabilmente avrebbe volentieri aggiunto"ora si che voterò Berlusconi!!".........Inoltre la televisione a mio parere non ha neanche approfondito i drammi umani veri e propri che si sono presentati a quelle persone.Sempre questa prosessoressa ha detto di aver assistito alla scena di una sua amica che aveva i nonni intrappolati sotto le macerie,due vigili sono accorsi,hanno chiesto ai famigliari quanti anni avessero le persone che erano sotto quelle macerie,e dato che i due signori erano anziani(78 e 83 anni circa) si sono scusati e hanno detto di non potersi fermare a scavare li perche dovevano andare a tirare fuori dalle macerie dei ragazzi di circa 20 anni rimasti anche loro sotto le macerie.La famiglia dei due nonni si è messa a scavare ma purtroppo era passato troppo tempo e cosi essi sono stati tirati fuori morti.Con questo non voglio dire che quello che è successo sia sbagliato,ma solo che probabilmente questi fatti non sono stati approfonditi.Nessuno di noi avrebbe potuto capire fino in fondo cosa significa essere impotenti di fronte ai tuoi cari sotterrati nelle macerie e senza nessuno che ti possa aiutare fino in fondo perchè c'è sempre qualcosa di più importante.Questa profesorssa infatti ha anche detto che durante questa tragedia,dopo aver visto scene molto pesanti,come per esempio persone disperate per la morte dei parenti e amici che piangevano accanto a persone che invece piangevano per la perdita della casa,ha rivalutato in maniera estrema le sue priorità nella vita.Ma a quanto pare i tg erano più occupati a mandare in onda servizi dove c'era un inviato che a una persona appena tirata fuori dalle macerie chiedeva "ma è contenta?!".Mi chiedo quel giornalista che risposta si aspettava..:"no guarda volevo restare un altra oretta sotto le macerie!sai com'è mi ero cosi affezionata a quel calcinaccio che mi ha spaccato il viso quando mi è crollato addosso!..........Mi rendo conto,a questo punto di come prima la mia visione su questo terremoto fosse ristretta e superficiale e non avevo per niente riflettuto sugli aspetti piu pesanti della faccenda.

Lady

lunedì 9 marzo 2009

Donne



Voglio la parità, ma non desidero vestire abiti che non mi appartengono.
Voglio la parità di diritti e di opportunità.
voglio anche ruoli diversi, come diverso è l'uomo rispetto alla donna.
Che la parità, tra uomo e donna, possa portare ad un completamento reciproco,
piuttosto che ad una prova di forza: questo mi auguro.


mercoledì 4 febbraio 2009

Lasciami Entrare

Freddo. Inizi a sentirlo fin dalla primissima inquadratura, fissa su innumerevoli, infiniti granelli bianchi che piovono da una metà del cielo buio, mentre dall'altra parte la scena è cancellata dalla notte. Poi entra nei nostri occhi un bambino pallido, i capelli di un oro schiarito, gli occhi innocenti e sofferenti, e attorno a lui un orizzonte bianco, ovattato e rarefatto, la città e le tenebre inghiottite dal candore immobile e mai così inquietante della neve che, compatta, divora nel silenzio le strade e la natura. Silenzio, solitudine, malinconia: a trasmetterle con potenza basta un'immagine, e già il film ti trascina via con sé. Freddo, ancora, come se ti penetrasse nelle ossa, mentre segui la vita faticosa e sfregiata del dodicenne Oskar, vessato dai bulli della scuola e schiacciato da una perenne paura e da un altrettanto costante desiderio di rivalsa, fremito di vendetta e rancore, che altro non è che il risultato di troppa violenza. Il bullismo, che ti fissa negli occhi e poi ti agguanta. Impotenza, frustrazione; bisogno di proteggersi anche dalla cecità degli adulti, divisi fra la futilità delle chiacchiere, le ceneri di un passato di lotte politiche ormai disgregate dalla rassegnazione, e il tentativo di annegare il loro nulla nell'alcool. E l’incomprensione dei genitori, di una madre che quasi non vede e un padre che non vede lui, un padre in e con cui cerca inutilmente momenti di respiro. Ma ecco che, inaspettata e misteriosa, sopraggiunge nella soffocante e fredda vita di Oscar un'anima a lui affine, cangiante, sfuggente ed inquietante; Eli, nuova vicina di casa e sua (apparente) coetanea, una ragazzina che gli compare davanti all'improvviso, che non sfugge il suo sguardo, che rivela capacità fuori dal comune, e che, occhi negli occhi, gli si avvicina, si confida con lui, lo incita a ribellarsi, gli stringe la mano, gli dà fiducia. Eli è un'ombra anomala (e non anonima) come Oskar, ma Eli non è del tutto umana, Eli non è né maschio né femmina, Eli veste abiti troppo leggeri perchè il freddo non la carpisca, Eli va in giro a piedi nudi, vive con un vecchio che la asseconda e cerca di proteggerla, Eli a volte ha fame e una luce strana le illumina lo sguardo. Eli è un vampiro che vuole vivere, e per farlo deve uccidere; non ha scappatoie, non può trattenersi, la sua vita si fa lunga e buia sopravvivenza presa a morsi, imbrattata di sangue, che disprezza ma che rincorre. Non può entrare in una casa senza il permesso ma per Oskar lo fa rischiando la morte, non può mangiare altro che sangue ma per Oskar inghiotte una caramella. Oskar ed Eli si innamorano, e i loro abbracci, i loro sguardi, le loro dita che si sfiorano timidamente sono una scintilla di calore nel bel mezzo di un mondo scarno, gelido, solitario e spaventoso, che fa più paura di quanto potrebbe farne un vampiro assetato di sangue. Perchè l'intelligenza di questo horror è di non lasciarsi sedurre da quelle che sono, appunto, le convenzioni di un horror normale: le impennate di volume, i colpi di scena spinti fino all’inverosimile, e poi il sangue a fiotti, le urla disumane, i brandelli di carne. No, "Lasciami Entrare" evita volutamente tutti questi trabocchetti e colpi bassi allo spettatore/trice, lasciando fuori scena, appannate o sott'acqua, le immagini più crude, mostrando il tutore di Eli all'opera non come una creatura delle tenebre assassina e folle ma come un medico povero, mediocre e sfinito. E tutto questo perchè consapevole, che non è il mostro che spaventa davvero, che non è il sangue che ferisce e scombussola: chi è il mostro, la solitaria e gracile Eli o il bullo che tortura un bambino? Qual è la violenza più gratuita, quella del vampiro che da sempre ci terrorizza o quella di un ragazzino crudele e lasciato a sé stesso? E alla fine rimane un interrogativo, dopo un sorriso scambiato tra corpi dilaniati e i singhiozzi sordi dell'unico sopravvissuto, mentre la violenza sembra, in modo apparente ed inquietante, l'unica àncora. Rimane un interrogativo, nell’ultima inquadratura dentro un vagone vuoto e una fuga in cerca di salvezza. Che ne sarà di loro? "Lasciami entrare" ti fa provare l’orrore vero, che non è quello di un vampiro (il diverso che Oskar scopre simile, il 'cattivo' capace di salvarlo), bensì la violenza gratuita e insensata del bullismo, l’indifferenza e l’incomprensione degli adulti ormai schiacciati nel silenzio e nell’ebbrezza. E si distacca totalmente dai patinati e standardizzati VAMPiri hollywoodiani; ed è disturbante, turba ed inquieta, ti fa sentire il freddo e il dolore senza trucchetti sadici. E per questo non potrebbe essere migliore. Un gioiello,da amare e proteggere.

mercoledì 28 gennaio 2009

la Ballata della Sanguisuga!

Manda alle forze dei ribbelli un avviso di garanzia


a te che studi o che lavori a chi lavoro non cell'ha


a chi riscalderà l'autunno lo stato regalerà tanti guai


Ministri dell'ingiustizia dei Vostri Tesori


i lugli freddi vi scaldano i cuori ma non brindate


verrà il giorno delle strade


bandiere rosse sopra le barricate!!!



lunedì 26 gennaio 2009

AurOra sOgna..

Si sveglia che fa buio ormai d'abitudine
La notte le regala un'aria più complice
Detesta il vuoto dei rumori della realtà
aurora sogna..
Ma col volume a stecca può sopravvire
aurora sogna..
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia di lei
Qualcosa fuori dal normale
Qualche gelato al giorno forse la nutrirà
Non crede nell'amore in cio' è molto semplice
Come si chiama questa voglia di vivere?
aurora sogna..
Che nel suo corpo ha bisogno di espandere
aurora sogna..
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Occhi bionici più adrenalina Sensori e ciberbenetica neurale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Labbra cromate ricordi seriali
Emozioni e un nuovo impianto sessuale
lei senza più mangiare lei senza più dormire
lei senza più mangiare lei senza più dormire
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Sogna di un bisturi amico
Che faccia di lei qualcosa fuori dal normale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Occhi bionici più adrenalina
Sensori e ciberbenetica neurale
Le stesse facce che ogni giorno fanno male
Le stesse voci recitanti giudicare
Posa l'orecchio sul bicchiere e sente il mare
Ma non il suono della musica che piace a lei
La solitudine che indossa è più normale
Di una prudente saggia e isterica morale
Aurora sogna e nei suoi sogni sa cercare
Senza paura un'esclusiva felicità

[subsOnIca]

domenica 25 gennaio 2009

Testamento di un buffone

Favole affrante e vuote di malinconia
Nebbia che affonda giorni e solidarietà
Ci dicon son precarie nuvole e utopia
Ma là nella metropoli sprofonda la realtà
Senza filtri nelle strade passeggia il buffone
Non correte!non scappate via
Un giorno non può vivere senza la sua utopia
Non correte, non scappate via
Nel nulla del benessere svendete la vostra viltà
Tra voli disperati di fantasmi e falsi giorni
Svegliatevi pagliacci prima o poi
Come farete senza sogni
Certo un buffone non sarà di compagnia
Ma nelle poltrone armate di menefreghismo
Striscia un canto vuoto d'idee senza identità
Dicon "Non sarà poi male un po' di opportunismo"
Grazie ma declino ho troppo a cuore la mia integrità
Signori spettatoriUn altro treno è ripartito
Io vi lascio il testamento di un amore dal sogno inseguito
Col sorriso ripartirà con voi
Avanti avvicinatevi e nel cuore nessuno si vergogni
Guardate guardate su non scappate via
Qui c'è un buffone armato di poesia che danza ancora coi suoi sogni!!!

il cielo su di..ROMA!




Per tutto il tempo che ci è sempre stato negato che per averlo abbiamo spesso rapinato
per le mie dita nella tua bocca
per la tua saliva..


... per le tue mani ...
per il mio tempo che nei tuoi occhi è imprigionato

per l'innocenza che cade sempre e solo a lato per i sussuri mischiati con le nostre grida ...
... ed i silenzi ...

per il tuo amore che è in tutto ciò che gira intorno acquista un senso

questa città e il suo movimento fatto di vite vissute piano sullo sfondo

Un altro giorno un'altra ora ed un momento

dentro l'aria sporca il tuo sorriso controvento

il cielo su di Roma sembra muoversi al tuo fianco tu sei come me
Per questa rabbia che in punta al mio palato sfiora

la nudità della tua intelligenza

e ancora

per il tuo corpo altare ed unica dimora
... ti sto cercando ...
per ritrovare tutto il possibile del mondo ora e dovunque per spingere sempre più a fondo senza pensare

senza timori nè domani tra queste mani

il cielo su di Roma sembra ridere al tuo fianco
tu sei come me
tu.

[SubsonicA)