giovedì 4 novembre 2010

Un caos lecito

Kant che parla della conoscenza umana,la teoria della relatività che non ho ben capito che cosa sia,la teoria quantistica,e ora dicono anche che ci sono più di tre dimensioni,forse dieci mi pare di aver capito. La società malata di super enalotto,Berlusconi che non si sa se è una piaga o se a qualcuno fa comodo,il qualunquismo,la matematica elementare che ci insegnano a scuola e che io non riesco a capire,una vita sessuale necessaria,eppure c'è chi sostiene che per dedicarsi veramente alla conoscenza deve abbandonare ogni forma di relazione sentimentale. E poi la mente umana,i nostri gesti che inconsciamente rivelano le nostre emozioni e la nostra personalità,e poi le funzioni,e Giacomo Leopardi e il suo pessimismo cosmico,e poi dicono che bisogna essere grandi scienziati per capire,e la tesina da portare all'esame di maturità,che è il nostro primo grande esame,e non ci rendiamo conto che ce ne aspettano tanti altri e molto più difficili,e l'ispirazione che è necessaria per scrivere che viene al momento sbagliato,e i rapporti umani che non hanno regole,che vorresti disperatamente che qualcuno ti dicesse cosa devi fare,vorresti delle regole,vorresti un bene supremo,una giustizia suprema,e poi quando guardi le persone,viene da pensare che le regole non esistono,e poi la giovinezza,poi i 30 anni,e poi lo spessore umano,chi te lo da quello?Si impara sui libri?Si impara con la scienza?E poi la conoscenza,chi ci dice che è certa davvero?Un insieme di simboli creati dall'uomo?Non voglio risposte. Non le avrò mai. Sono una minuscola cosa sospesa in un punto qualsiasi fra l' infinitamente grande e l' infinitamente piccolo,sarei presuntuosa a desiderare risposte. Per noi non ci sono risposte,per noi ci sono solo continue torture che derivano dalla tremenda disgrazia di avere una ragione e dei sentimenti. Una ragione che ti fa soccombere quando la usi troppo,ma che ti rende la persona più felice e più viva quando la utilizzi al massimo. Felicità è conoscere diceva Platone,e pensare che c'è chi lo considera un idiota. Chissà dov'è questa nostra felicità.
è un caos lecito il mio,perché ogni uomo,per il fatto di essere tale non può non avere il suo caos.