sabato 26 giugno 2010

Un frammento



Mentre la vita,nel suo aspetto strettamente biologico,è un mistero,l'uomo,nel suo aspetto umano,è un abisso insondabile,sia per se stesso sia per tutti i suoi simili.Noi crediamo di conoscerci,eppure,ad onta dei nostri sforzi,non ci conosciamo affatto;crediamo di conoscere i nostri simili,eppure non li conosciamo,perché noi non siamo un oggetto,e neppure i nostri simili lo sono.Più penetriamo nel nostro intimo,o nell'intimo di un altro essere,più la mèta ci sfugge.Eppure non possiamo fare a meno di desiderare di penetrare nel segreto dell'animo umano,nel suo più profondo nucleo.

Erich Fromm-L'arte di amare

4 commenti:

  1. Fromm ha ragione... L'uomo per sua natura vuole sapere, si addentra, ma non arriverà mai al dunque, perchè non siamo capaci di conoscere noi stessi, figuriamoci di fare la stessa cosa con gli altri.

    Saggezza allo stato puro.

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  2. Perchè intimamente sappiamo che nell'altro c'è un universo da scoprire, di per sè l'universo è infinito e per quanto viviamo non riusciremo mai ad esplorarlo tutto

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  3. Eppure queste riflessioni non devono tramutarsi in sfiducia ma in consapevolezza,la consapevolezza della vastità delle cose.Non smettiamo mai di cercare e di conoscere perché si possono avere delle grandi intuizioni nella vita!

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  4. e meno male che sono vaste altrimenti avremmo già finito di cercare

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