domenica 13 giugno 2010

L'importanza della ricerca di se stessi




Cosa desidera l'uomo?Ogni uomo con mezzi diversi,in società diverse,e in momenti storici diversi,non ha sempre cercato la felicità?La felicità individuale,la realizzazione di sè stessi.Ognuno si sente felice quando fa qualcosa che sente adatto a lui,quando riesce a completarsi ed a esprimersi in qualcosa,quando sente di essere se stesso e di aver trovato qualcosa che fa per lui.La conoscenza e la coscienza di sè,il comprendere che tipo di essere siamo,è questo che ognuno cerca.Certo questa prospettiva può sembrare troppo idealizzata.Infatti esiste anche la vita pratica di ogni uomo. Quest'ultima dipende dalla società.Per esempio in una società come la nostra che è fondata sul lavoro,un uomo per vivere nel pratico ha bisogno di un lavoro e dei soldi.Una società passata invece,sempre per esempio,si basava sul baratto e non sulla moneta,per questo un uomo per vivere aveva bisogno di oggetti,o di merce di scambio per ricavare materiale per la propria sussistenza e per quella della famiglia.Questa "vita esteriore" è guidata dal tipo di società in cui viviamo,ed è vincolata da un(per usare un termine hobbesiano)contratto sociale,il quale stabilisce delle regole e dei parametri per permettere agli uomini di vivere assieme in modo civile,ci sono quindi dei limiti che ogni uomo della comunità ha e che deve rispettare.Questa società ha anche delle regole e per questo stabilisce un certo prototipo di vita(anche se abbastanza flessibile).Dunque a seconda della società e del periodo storico in cui un uomo vive ha dei mezzi materiali(soldi,invenzioni tecnologiche,conoscenze particolari,situazioni politiche ecc.)per perseguire il proprio fine.Tuttavia questi mezzi materiali sono SOLO dei mezzi,ed è giusto che restino tali.Questo perché ognuno ha poi una vita interiore,dove ognuno cerca se stesso e lo fa sfruttando cio che ha a disposizione.In questa vita l'individuo non conosce limiti,poiché esso è così vasto e pieno di caratteristiche che non smetterà mai di conoscersi.I limiti e i vincoli posti dalla società sono puramente relativi e ogni uomo li segue solo per sopravvivere fisicamente.Eppure la società stessa è piena delle particolarità di ogni individuo.Essa si arricchisce grazie alle opere che ogni uomo compie.Se ogni singolo non potesse esprimere se stesso la società non avrebbe più motivo di esistere,perché si ridurrebbe a un'organizzazione di uomini/macchina che vanno avanti solo per mantenere la loro salute fisica.A questo punto la produzione sarebbe fine a se stessa.Lo stato ed ogni organizzazione politica in generale e le regole che esso dà,sono solamente un modo per tutelare il singolo individuo che potrebbe essere sovrastato dalla violenza di altri individui,e così non più libero di esprimersi.Per questo lo stato dovrebbe essere un opportunità perché ogni uomo potrebbe esprimersi tranquillamente e mostrare agli agli altri quello che è,ed ognuno arricchirsi dell'esperienza di altri,e confrontandosi con essa capire meglio se stesso.


In realtà questo meccanismo di confronto/conoscenza avverrà SEMPRE,in qualsiasi situazione,in qualsiasi momento,perché l'uomo è fatto così e non potrebbe essere altrimenti. è per questo che si litiga,è per questo che nessuno si da pace,è per questo che avvengono guerre,è per questo che si ama,è per questo che l'uomo è spronato da continui desideri,perché altrimenti smetterebbe di vivere.Perché l'uomo non è una macchina,perché ognuno,anche se non se ne accoge,non fà altro che credere in qualcosa,in un'ideologia politica,in una religione,in un certo modo di vivere,in una certa morale,in un certo tipo di indagine.Tutti individualmente e con estrema soggettività cercano se stessi.

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